Tosca
Tours, Avril 2017
C’est un grand succès public qu’a rencontré la dernière de Tosca à l’Opéra de Tours dans une nouvelle mise en scène très « classique » de Pier-Francesco Maestrini. L’homme de théâtre italien n’a pas cherché à moderniser l’intrigue de Sardou et décors comme costumes sont tous d’époque. Seul recourt à la modernité, l’utilisation de (très belles) projections vidéo sur un voile séparant la scène et la salle qui renvoient aux lieux de l’action : la coupole peinte de Sant’Andrea della valle au I, les fresques des frères Carracci du Palazzo Farnese au II ou la reproduction d’une peinture du XVIIIe représentant le Castel sant’Angelo au III. La proposition scénique convainc aussi par sa multitude de détails visuels qui donnent consistance à une intrigue plutôt sommaire, au plan de la justification psychologique des actions. La soirée est ainsi riche en moments forts, finement rendus : la perversion de Scarpia, la montée du désir de tuer chez l’héroïne, qui se sent acculée, ou le bref moment d’espoir fou qui rend le comportement des amants presque puéril, juste avant la macabre mise en scène de l’exécution. On l’a compris : Maestrini ne cherche pas à imposer une lecture « orientée » du drame - à l’instar de la récente production de l’ouvrage au festspielhaus de Baden-Baden (dans le cadre de son festival de pâques) -, mais s’ingénie à rendre plausibles et proches de nous des personnages qui sont, par essence, plus grands que nature.
Emmanuel Andrieu – Opera on line
Teatro Lirico di Cagliari
Aprile 2019
Lunghi applausi del pubblico per il capolavoro di Puccini
Il regista Pier Francesco Maestrini sceglie una chiave narrativa apparentemente naturalistica in una sequenza di quadri che si compongono e scompongono sotto gli occhi dello spettatore. Per entrare ancor più dentro la storia utilizza delle proiezioni.
- ANSA -
Cagliari, al Lirico applausi per la Tosca di Puccini
Il celebre melodramma, uno tra i più amati del repertorio operistico, è andato in scena tra gli applausi. Un’ambientazione suggestiva, per una storia di amore, morte resa immortale dalla musica di Puccini, tra aneliti rivoluzionari e ferocia di regime, inganni e tradimenti.
Il regista Pier Francesco Maestrini sceglie una chiave narrativa apparentemente naturalistica in una sequenza di quadri che si compongono e scompongono sotto gli occhi dello spettatore. Per entrare ancor più dentro la storia utilizza delle proiezioni.
- Redazione Cagliaripad -
La “Tosca” al Teatro Lirico di Cagliari: uno spettacolo di enorme successo.
In merito alla scenografia non si è badato al risparmio. Ogni ambiente è stato finemente costruito anche con materiali elaborati e il tutto sfruttando le idee dello scenografo Juan Guillermo Nova, che ha affiancato il regista Pier Francesco Maestrini nella preparazione di uno spettacolo dal taglio non troppo tradizionale.
I tanti appassionati della lirica, che spesso storcono il naso dinanzi a rappresentazioni moderne e innovative, possono stare tranquilli dato che lo spettacolo riflette quelli che sono i canoni classici in termini di ambientazione, costumi e arredi scenici.
A ogni modo anche chi ama gli allestimenti di tipo moderno non resta deluso. E’ infatti presente un sipario trasparente all’interno del quale vengono proiettati alcuni ambienti o immagini, alcune anche essenziali per la costruzione della scenografia, dotate di profondità e plasticità.
Al netto di tutti questi elementi di notevole qualità la “Tosca cagliaritana” è un’opera che deve essere vista, specie per chi non si è mai avvicinato a questo genere, in quanto racchiude per i suoi contenuti e per l’allestimento realizzato, tutti gli elementi in cui si sostanzia la bellezza della lirica.
- Giampaolo Sanna, Cronache On Line -
Grande successo per la première di 'Tosca', di nuovo in scena al Lirico di Cagliari da venerdì' 29. Previste otto repliche.
Secondo e più che atteso appuntamento all’interno del cartellone 2019 del Teatro Lirico di Cagliari, stupisce per la qualità visiva della regia incredibilmente plastica. Pier Francesco Maestrini ha firmato altrettante rappresentazioni cagliaritane quali Turandot del giugno 2014 con le scene di Pinuccio Sciola; per Tosca sceglie le proiezioni e le scene di Juan Guillermo Nova evitando impacciati cambi di scena. La diretta proiezione delle immagini sul telo che solo dopo circa due terzi dell’atto viene sollevato, crea una dimensione fluida in cui non solo i cantanti possono muoversi agevolmente, senza doversene districare, ma soprattutto non genera quella fastosa, e fastidiosa, affettazione che molto spesso accompagna la troppo sofisticata grandeur degli allestimenti lirici.
- Fabrizio Contini -